Intervista a Cesarina Brambilla

Stampa 

la cittaDa quanti anni fa parte del Civico Corpo Musicale di Vimercate?
Faccio parte del Civico Corpo Musicale da 16 anni. Il mio esordio risale al 1997 anno in cui mi occupavo di servire da bere ai musicisti durante gli intervalli delle loro esibizioni. Dopo questo compito sono entrata a far parte del Consiglio con la carica di tesoriere. Nel 1998 infine sono diventata Presidente carica che tutt’ora ricopro e che ho temporaneamente interrotto nel 2004.

Dapprima come assistente, poi come consigliera ed ora come Presidente, quale di queste fasi della vita nel Civico Corpo Musicale è stata per Lei la più piacevole?
Far parte di questo gruppo è gia di per sé molto piacevole, ricco di stimoli, ricordo con molto piacere numerosi eventi e in particolare  la vittoria al concorso internazionale per bande ottenuto nel  2001 a Malgrat de Mar in Spagna;ed ancora il terzo posto recentemente ottenuto al concorso di Bertiolo in Friuli Venezia Giulia.Oggi, invece, stiamo vivendo un’altra grande sfida con la partecipazione al Bando Europeo che ci coinvolge insieme ad altre tre partner: Filer (Patrasso, Grecia), Pear Fine Art (Istanbul, Turchia) e Etnia (Lisbona Portogallo) con il “Progetto Grundtvig” progetto che si concluderà a giugno del 2014 quando i nostri tre partner verranno a Vimercate.

Cosa è il progetto Grundtvig
Il progetto Grundtvig MUSICA è gestito da organizzazioni culturali di 4 differenti paesi europei e con il contributo della Comunità Europea. Il progetto è destinato agli adulti e lo scopo principale è di educare attraverso la musica e la danza.

Come è nata la decisione di iniziare a suonare?
Da alcuni anni avevo la curiosità di iniziare a prendere confidenza con uno strumento e iniziare a suonare, idea a cui ciclicamente mi riproponevo con la classica frase “ quando sarò più anziana mi metterò a dipingere o  a suonare” e così ho iniziato.
La scelta dello strumento è stata dettata dalla carenza in banda dello strumento del corno per cui da presidente non ho potuto non scegliere questo strumento. Suonarlo mi piace moltissimo.

Ha mai avuto la tentazione di uscire dalla banda?
Non ho mai avuto questa tentazione.
Al nostro gruppo do anima e corpo e desidero dare il mio contributo per far crescere la banda, tempo per pensare a questa tentazione proprio non ne ho!

Ha suonato anche altri strumenti musicali?
Oltre al corno faccio parte del gruppo di ritmica all’interno del quale sperimentiamo l’utilizzo di strumenti “non convenzionali e alternativi”. Alcuni esempi? Bottiglie, carta vetrata, pentole, bastoni, giornali e la sperimentazione continua…

Tra i numerosi brani che ha avuto l’opportunità di suonare quali le suscitano più emozioni?
Alcuni brani suscitano immediatamente forti emozioni altri invece sono più complicati e hanno melodie più difficili che riesci a  comprendere solo quando vengono suonati nell’insieme. Non ho un genere preferito e mi piace suonare di tutto. Vivo con particolare coinvolgimento il momento dell’inquadramento della banda cioè quando i bandisti si mettono in postazione o ancora quando inizia la sfilata, adrenalina e concentrazione ai massimi livelli.

Ricorda un servizio bandistico in modo particolare?
Ricordo le numerose volte che la banda si esibita a Vimercate come per esempio in occasione dei concerti di Primavera e di Natale, un momento molto bello perché conoscendo il pubblico si ha la voglia di scambiare qualche parola a fine concerto come è altrettanto piacevole esibirsi in altri paesi.

Quali consigli si sente di dare ai giovani allievi che si accostano per la prima volta alla scuola di musica?
Alle giovani leve consiglio di essere liberi di scegliere lo strumento che vogliono imparare a suonare senza essere “pre-indirizzati” entrare quindi nella scuola di musica con tranquillità, serenità, entusiasmo e libertà di scelta. Per esempio molti giovani e giovanissimi che entrano a scuola non conoscono tutti gli strumenti e rimangono affascinati dalla grande immagine presente all’ingresso nella nostra sede ne ritrae tantissimi.
Dall’altra parte però bisogna essere consapevoli che una volta iniziato il corso è necessaria serietà,  frequenza e responsabilità, va ricordato infatti  che la famiglia per permettere lo studio dello strumento affronta anche una spese economica

Quali sono le sfide che si aprono alla banda? nuove sperimentazioni, ingresso di nuovi strumenti?
Come ho già detto poc’anzi il progetto Grundtvig ci sta impegnando molto. Un progetto di livello europeo dedicato al benessere per chi suona, siamo in piena fase operativa, concluderemo il tutto a giugno 2014 con il workshop sul cambio delle esperienze con i nostri partner e a settembre con il report finale che sarà inviato alla commissione europea per l’esame finale